Pavia, segregata e picchiata per 24 ore: salvata grazie a un segnale Gps inviato all’amico.
Nella frazione pavese di Remondò, a Gambolò, la normalità di un giorno di dicembre è stata squarciata da un episodio di violenza brutale rimasto a lungo nascosto dietro le mura di una casa. Per oltre ventiquattro ore una donna è stata trattenuta contro la sua volontà, picchiata, minacciata e privata di ogni possibilità di fuga da un uomo di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine. Un sequestro silenzioso, protrattosi tra il 9 e il 10 dicembre, che solo un gesto disperato — l’invio della posizione Gps a un amico — è riuscito a interrompere.
Il messaggio senza parole che ha permesso di salvarla
L’aguzzino aveva sottratto alla vittima il cellulare per impedirle di chiedere aiuto, ma in un momento di distrazione la donna è riuscita a condividere la propria posizione attraverso una chat, senza accompagnarla con alcun messaggio. Un segnale minimale, tanto essenziale quanto eloquente. L’amico che lo h…
